La vittoria di Dodo

Dodo giunge una domenica di circa un mese fa presso la nostra Clinica. La sua proprietaria‚ Giovanna Costa‚ desidera che venga sottoposto a dei controlli per via di una ferita alla zampina‚ che‚ comunque‚ si è già quasi rimarginata.

Il giorno successivo‚ riceviamo la chiamata di Giovanna‚ preoccupata perché nota nel modo di camminare di Dodo un’andatura insolita e‚ in più‚ l’espressione del suo muso appare davvero strana. Sospettando il tetano‚ la invitiamo a recarsi molto rapidamente presso la nostra struttura: svolgiamo i prelievi per avere conferma del sospetto‚ che purtroppo‚ di lì a poco‚ si sarebbe rivelato reale: Dodo ha contratto il tetano.

Il cagnolino viene visitato e subito ricoverato. Durante il ricovero assistiamo ai primi seri peggioramenti clinici: un ipertono‚ soprattutto degli arti posteriori‚ e corrugazione della fronte. L’infezione tetanica sta facendo il suo corso e decidiamo di intervenire tramite una terapia antibiotica (fluidoterapia).

Pianifichiamo un protocollo per poter gestire al meglio la malattia che‚ sfortunatamente‚ si acutizza sempre di più. E infatti l’ipertono colpisce anche gli arti anteriori e l’animale non è più in grado di stare né seduto né in piedi. È capace soltanto di stare disteso lateralizzato‚ con tutti e quattro gli arti tesi e con il collo immobile e contratto.

Lo assistiamo mettendo su una terapia a base di miorilassanti e sedativi. Il cane comincia il suo lungo percorso di ricovero. Gli viene applicato il PEG‚ sonda tramite la quale si somministra la nutrizione‚ essendo impossibile dargli alimentazione per via orale‚ e viene ovviamente cateterizzato‚ per permettergli di urinare‚ dato che la malattia determina ritenzione urinaria (incapacità di poter urinare spontaneamente).

Il ricovero di Dodo dura 4 lunghe settimane‚ durante le quali assistiamo a dei momenti davvero critici: si manifestano i classici spasmi tetanici che‚ molto violenti‚ possono mettere a repentaglio la vita del cane. Il nostro piccolo amico viene monitorato 24 ore su 24‚ viene cambiato il decubito e vengono disinfettate anche le piaghe da decubito che nel frattempo si formano.

Oltre a dover affrontare la patologia in sé‚ andiamo incontro a numerose complicazioni‚ come‚ ad esempio‚ l’infezione del foro attraverso il quale è stato applicato il PEG. Ma Dodo riesce ad affrontare con successo anche questa.

I primi miglioramenti iniziano a comparire dopo circa 2 settimane dal ricovero: i muscoli hanno delle fasi di rilassamento e il cane riesce a muovere la testa. Così‚ alleggeriamo il protocollo farmacologico gradualmente‚ finché Dodo non riesce a piegare parzialmente le zampe e a vocalizzare. Aggiungiamo anche un antidepressivo‚ per far sì che riesca a tollerare la lungodegenza.  

Poco dopo‚ introduciamo la fisioterapia e la tecarterapia. Con pazienza e impegno‚ il cagnolino riesce finalmente a deambulare‚ a nutrirsi per via orale e a urinare.

Adesso Dodo è tornato alle sue normali funzioni. Nonostante abbia perso molti chilogrammi e si sia trovato più volte in pericolo di vita‚ è riuscito stoicamente a superare tutto il suo lento ma alla fine vittorioso calvario.



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