Il primo cane guida della storia si chiamava Buddy ed era una femmina di Pastore Tedesco. Il suo padrone‚ Morris Frank‚ tornato non vedente dalla Prima Guerra Mondiale‚ è stato il primo a manifestare la necessità di addestrare nel modo corretto cani da affiancare ai non vedenti durante la loro vita quotidiana. Ad aiutarlo è stata Dorothy Eustis‚ allevatrice svizzera di cani poliziotto con cui ha fondato‚ nel 1929‚ l’Associazione The Seeing Eye. In quello stesso anno è nata anche la collaborazione tra Dorothy e l’Unione Italiana Ciechi.
Il rapporto che si crea tra il cane e il suo padrone è veramente speciale‚ un legame in cui il cucciolo non è più solo un animale da compagnia‚ ma una vera e propria guida che‚ con l’affetto e l’amore che lo contraddistinguono‚ diventa l’unico punto di riferimento affidabile in un mondo che‚ diciamolo‚ non è proprio a portata di un non vedente.
Il più delle volte‚ il cane è un Pastore Tedesco‚ un Labrador o un Terranova‚ ma la verità è che il cane guida è diverso da tutti gli altri cani. Il fattore genetico è fondamentale‚ ma è l’aspetto comportamentale che fa la differenza: essere il compagno di vita e la guida di tutti i giorni di un cieco non è affatto semplice per un altro umano‚ figuriamoci per un cane! Per questo motivo‚ non tutti i cani sono idonei a svolgere questo ruolo così importante.
La selezione avviene molto presto. Dopo la nascita nella nursery dei Centri di Addestramento‚ il periodo dello svezzamento e le vaccinazioni‚ il cucciolo viene affidato momentaneamente ad una Puppy Walker Family volontaria‚ che lo abitua ai ritmi‚ agli stimoli‚ ai rumori e agli imprevisti tipici di una normale vita familiare. I supervisori del Centro Addestramento effettuano visite periodiche per assicurarsi che al cucciolo non manchi nulla e che venga trattato nel migliore dei modi. In più‚ forniscono il cibo e le risorse economiche per eventuali cure veterinarie.
Terminato questo periodo‚ il cane viene riportato al Centro e‚ a quel punto‚ inizia un addestramento specifico che dura all’incirca 6 mesi. In questo arco di tempo‚ l´animale impara anche a condividere la sua vita con gli altri cani. È fondamentale che il suo addestratore abbia molta pazienza‚ perché insegnare al cane a rispondere agli ordini senza alzare la voce o alterarsi non è così semplice.
Tra le altre cose‚ il cane dovrà imparare a camminare al guinzaglio con una andatura corretta‚ quindi non troppo veloce‚ dovrà abituarsi a stare nei locali e nei mezzi di trasporto pubblici e a non innervosirsi in caso di rumori forti; dovrà capire come indicare al suo padrone la presenza di scale e aiutarlo ad attraversare la strada nel momento giusto. Solo quando il cane guida supera tutti i test viene affidato gratuitamente al suo padrone non vedente che ne ha fatto precedentemente richiesta. Viene scelta sempre la persona con le caratteristiche più affini al cane guida e alcuni fattori sono davvero importanti‚ soprattutto l’altezza‚ il peso e l’andatura.
I cani guida devono individuare e‚ quindi‚ anticipare gli eventuali pericoli che possono mettere a rischio la vita del suo padrone. Ecco perché‚ quando li incontriamo per strada‚ non dobbiamo distrarli: sono estremamente concentrati su quello che gli succede intorno.